IL BLOG DI SERGIO VIVI



mercoledì 17 maggio 2006

Un sindaco oligarca

L’allargamento della Giunta e Pantalone che paga

Mentre, a Palazzo D’Accursio, continuano le «baruffe chiozzotte» tra Cofferati e Rifondazione, sulla legalità, le occupazioni abusive, lo sgombero del Lungoreno, la magistratura, la rave parade, il campo da golf in collina. Ancora tra Cofferati e i Comitati cittadini (con Zangheri, il sindaco emerito del ’77 che dice «sono una risorsa della democrazia … se non ci fossero andrebbero sollecitati»), la Commissione Statuto si appresta a dare il via libera all’allargamento della giunta comunale fino ad un massimo di 16 assessori (rispetto ai 10 decisi ai tempi del sindaco Walter Vitali), come prevede la legge per le città metropolitane.

Da WIKIPEDIA - La città metropolitana è un nuovo ente amministrativo italiano
L'istituzione della Città metropolitana è possibile all'interno delle 9 aree metropolitane italiane:
Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Venezia.
A queste vanno aggiunte le aree metropolitane riconosciute dalle regioni a statuto speciale, ovvero: Palermo, Catania, Messina, Trieste, Cagliari.
All'ente sono attribuite le funzioni della Provincia e parte delle funzioni di interesse sovracomunale, proprie dei singoli Comuni.

In Comune, «Il Polo (della CdL) chiede più soldi per tutti i gruppi consiliari (sia di maggioranza che d’opposizione dunque). E il centrosinistra è disposto a concederli (e a concederseli) se arriva però il via libera della CdL alla modifica del numero degli assessori» (la Repubblica-Bologna del 10 maggio 2006). Il classico «do ut des».

Quanti sono i soldi in ballo? Alcune cifre prese dall’articolo di Repubblica.
Il budget dello staff del consiglio comunale che comprende anche le spese per gruppi e commissioni, ammonta per il 2006 a 214mila euro (rispetto l’anno precedente è stato ridotto di 173mila euro, per via del taglio dei fondi agli enti locali).
Secondo stime ancora molto generiche, il costo dell’allargamento della giunta, con la nomina di altri sei assessori, sarà attorno al MILIONE di euro (e si sa che in genere i consuntivi superano sempre i preventivi).

Un milione è poco o è molto? E’ più di cinque volte la riduzione di 173mila euro apportata quest’anno. E’ più di 28 volte, ad esempio, il contributo di 35mila euro dati a Musica Insieme, «un’associazione che ha lavorato con serietà, progetti importanti, successo di pubblico». Dove si troverà il milione? I soldi mancavano col governo di centrodestra, ma saltano improvvisamente fuori con quello di centrosinistra? Beh! No, bisogna trovarli. Come bisogna trovare quelli per tutte le “partite” messe a bilancio.

Come? In primo luogo con l’ICI, la Tarsu, l’Addizionale Irpef.
(Il Comune aveva anche pensato di chiedere il 5 per mille ai suoi cittadini, ma ha lasciato subito perdere. In pochi avrebbero abbozzato. Cofferati è un asso in fatto di legalità ma difficilmente riuscirebbe a infondere nelle persone la gioia di donare.
In secondo luogo, mettendo in atto tutta una serie di espedienti, tra i quali spiccano quelli dedicati agli automobilisti.

Le multe. Il Comune ha fatto installare le telecamere Sirio per il controllo dell’accesso al centro storico.
Poi le telecamere Rita, senza pubblicizzarne la dislocazione (cioè nascondendole). Tanto che, in seguito al ricorso dei cittadini presso il Giudice di Pace, si è concesso di rateizzare il pagamento delle contravvenzioni che ignari panettieri o idraulici avevano accumulato nel tempo intercorso tra la “prima volta” e l’arrivo della “prima notifica” (uno / due mesi).
Un calcolo approssimativo, ma tutt’altro che inverosimile stima gli incassi del Comune a quasi 50milioni di euro l’anno (Il Resto del Carlino – venerdì 10 marzo 2006).

I ticket per le auto in centro. Un road pricing molto particolare. Pagando si può entrare in centro in auto ma non più di tot volte il mese e con un tetto giornaliero fisso delle autorizzazioni. Per cui, se non sei nessuno, puoi essere certo di sentirti dire che «oggi la lista è chiusa». Insomma un copia-incolla delle prenotazioni CUP.

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I pedaggi per la sosta. A mio parere il provvedimento più iniquo. Le strade sono dei cittadini che, quando costruiscono le case pagano tasse/imposte di edificazione/urbanizzazione con cui pagano anche le strade e, con l’ICI, ne pagano anche la manutenzione (e chi è in affitto ovviamente contribuisce).
Quando tutto il territorio comunale è ricoperto soltanto da strisce blu con pagamento della sosta e con tariffe che crescono più del prezzo del petrolio, siamo alla presenza di un fenomeno di «signoraggio» simile a quello applicato sull’emissione delle monete. E’ una cosa che si addice più allo sceriffo di Nottingham che a Tex Willer e al suo più grande amico Kit Carson!
Il Comune lo fa per proteggere il parcheggio dei residenti delle singole strade, dice. Peccato che i residenti usino l’automobile soprattutto per spostarsi e, come si muovono, devono pagare il pedaggio. La sosta si può regolare benissimo disegnando strisce bianche al posto di quelle blu.

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Perché si vuole l’allargamento della Giunta?
Sono forse aumentate dismisura le funzioni svolte dal Comune?
C’è già Bologna metropolitana? NO, nessuna città metropolitana è stata ancora istituita sul territorio Italiano. Siamo ancora nella fase di studio delle diverse pianificazioni del territorio.

La vera ragione è potere dare un assessore a Rifondazione, ma anche ai socialisti, ai dipietristi, e agli ex Ppi della Margherita che spingono per un posto in giunta. Per risolvere quindi problemi interni alla maggioranza. A costo di dare più soldi anche ai gruppi consiliari della minoranza. E per questo dovremmo pagare noi cittadini?

Il Sindaco ha letto che bisogna diminuire la spesa pubblica? Tra gli obiettivi più urgenti posti al nuovo governo c’è che «Cento giorni devono bastare per siglare con gli enti locali un nuovo patto di stabilità interno volto a contenere la spesa pubblica» … (Che illusione la ripresa senza riforme, Tito Boeri, La Stampa, 13 maggio 2006)

Il Sindaco ha letto che i partiti non servono a collocare le persone? Per il senatore Cesare Salvi il braccio di ferro ai vertici della Quercia è il segno che «anche i Ds hanno ormai una struttura oligarchica»: «Diciamo la verità, si è toccato il fondo con la personalizzazione della politica. Ed è per questo che bisogna varare una riforma legislativa, per costringere alla democrazia i partiti. Altrimenti d’ora in poi serviranno solo a collocare persone».
(Cesare Salvi e la sinistra degli oligarchi, Francesco Verderami, Il Corriere 13 maggio 2006)

Il Sindaco ha letto cosa diceva il Presidente Napolitano quando bacchettava i compagni? « … Napolitano, nel luglio scorso presentò un ordine del giorno con il quale si metteva all’indice “l’attività di Regioni governate dal centrosinistra che dopo le ultime elezioni hanno moltiplicato gli incarichi amministrativi suscitando sconcerto e critiche nell’opinione pubblica”. Nel mirino c’erano i governatori di Calabria e Campania: e quell’ordine del giorno, di fatto, aprì l’aspra discussione estiva intorno all’esistenza di una nuova “questione morale”».
(Federico Geremicca, La Stampa, 16 maggio 2006)

Naturalmente il Sindaco non deve rispondere a Tito Boeri, né a Cesare Salvi, né al Presidente della Repubblica ma ai bolognesi sì. A me sembra che non ci siano le ragioni, né che sia il tempo giusto per procedere all’allargamento della Giunta.
Per cui, se lo farà, difficilmente riuscirà a scrollarsi di dosso il titolo di «oligarca».


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Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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