IL BLOG DI SERGIO VIVI



giovedì 26 febbraio 2009

Election Day

Alcune mattine fa ad Omnibus:

Mi auguro che ci sia un sussulto d’orgoglio …
I tanti che fanno bene il proprio lavoro …
Ripartiamo da qui …
Secondo il mio modesto parere …
Oggi il Parlamento è una larva, un’appendice del governo, di qualsiasi governo …
Lo dico con grande franchezza …
Lei è un giustizialista! …
Altrimenti la gente non capirebbe …

Detto ciò …

… “il governo boicotta il referendum elettorale”
Il comitato promotore protesta: il mancato abbinamento all’election day del 6-7 giugno costerà 400 milioni di euro.

Non è così …

Non si può aggiungere un’ulteriore scheda, altrimenti la gente si confonderebbe, ha dichiarato due sere fa al telegiornale l’On. Gasparri.

Dobbiamo far capire alla gente …

Io ho capito che Tremonti ha un gran bisogno di soldi. Un risparmio di 400 milioni è sacrosanto.
Abolire le province subito anche.
Sono talmente confuso che nell’Election Day non legittimerò con il mio voto l’esistenza di questi enti superflui.
Unione europea, Stato italiano, Regione, Provincia, Comune. Cinque livelli di governo sono troppi.
Sono così confuso che, oltre ad annullare la scheda per la provincia, non voterò alle europee per i partiti che hanno presentato liste anche alla provincia.
Sono stato chiaro?


Dobbiamo far capire agli onorevoli ...


mercoledì 25 febbraio 2009

Bravo Pisanu!

Sul “fine vita” si scontrano due concezioni inconciliabili, rappresentate da due fazioni che esibiscono “certezze oltre che muscoli” (Angelo Panebianco). Siccome, però, la divisione è trasversale agli schieramenti politici, tutti si richiamano “alla libertà di coscienza”. Il risultato sarà una legge emanata dalla maggioranza di mille coscienze, in nome del popolo italiano.

Prime due accezioni del Sabatini Coletti:


coscienza [co-scièn-za] s.f.
1 Capacità dell'uomo di riflettere su se stesso e di attribuire un significato ai propri atti: avere piena c. di ciò che si dice; estens. capacità di corretta valutazione SIN consapevolezza: avere c. dei propri limiti
2 Immaginaria sede del senso morale dell'uomo; capacità di valutazione etica delle proprie azioni: avere la c. a posto avere qlco. sulla c., aver commesso un'azione sentita come riprovevole avere un peso sulla c., un senso di colpa libertà di c., diritto di professare le proprie opinioni religiose e politiche
. . . . . .

Il parlamento che, con molta approssimazione, si può considerare rappresentativo delle opinioni politiche degli italiani, non lo è certamente di quelle religiose. La coscienza non si delega. Sui temi etici non ci possono rappresentare. Se avessero un po’ di sale in zucca, non si porrebbero nemmeno il pensiero di legiferare su certi temi che riguardano la sfera personale o familiare.

Per fortuna qualche parlamentare di buon senso è rimasto.
Beppe Pisanu del PdL non voterà il ddl della discordia: «La politica e lo Stato devono rimanere a rispettosa distanza da questi problemi».


domenica 22 febbraio 2009

Rimborsi elettorali

Tre giorni fa il Senato ha approvato l'emendamento dei senatori del Pd, Vincenzo Vita e Paolo Nerozzi, della componente «A sinistra», che abbassa al 2% la soglia che consente alle formazioni politiche di accedere ai rimborsi elettorali. «È risultato di grande significato per il pluralismo politico - hanno commentato i due senatori - e garantisce l'opportunità anche per quei partiti che attualmente non siedono in Parlamento di avere un'agibilità politica».

Supponiamo che alle prossime elezioni europee si verifichino questi risultati:

Votanti 61,72%

Partito della Libertà 34,42 %
Rifondazione comunista 15,06 %
Lega Nord 9,31 %
IDV 9,20 %
UDC 7,80 %
Partito Democratico 3,76 %
Verdi 2,47 %
Comunisti italiani 2,42 %
Partito socialista 2,04 %
Partito liberale 1,72 %
SVP 0,45 %
ALTRI 11,35 %
Totale 100,00 %


Non c’è ancora nessun sondaggio e, certamente, qualunque commentatore riterrebbe fortemente improbabile quest’esito.
L’emendamento garantisce, in ogni caso, anche i partiti che attualmente siedono in Parlamento.

Update: ho modificato la previsione inserendo l’IDV che era rimasta tra gli ALTRI. Nel 2004 una lista DiPietro Occhetto aveva ottenuto il 2,14 %


sabato 21 febbraio 2009

Proposta di legge sul Testamento Biologico

Meno male, sul Giornale, anche un giornalista non certamente di sinistra come Filippo Facci chiede al Presidente di ripensarci.

Il fatto è che, nel PDL, sono molti ad essere in disaccordo con coloro «che anche in questi giorni hanno ripetuto che la nostra vita apparterrebbe alla collettività o a un dio come in Unione Sovietica o come in Iran o come in Vaticano, ma come sicuramente in nessuna democrazia».

Prima o poi, si faranno sentire.


mercoledì 18 febbraio 2009

Sardegna, Sanremo

Al contrario delle conclusioni del post precedente, pare che del PD non rimanga molto: in Sardegna è al 27%. Il PDL è intorno al 30%. Se questi dati troveranno conferma a livello nazionale, resterà un buon 40% d’elettori che impediranno ad entrambi i contenitori di realizzare la loro “vocazione maggioritaria”: simul stabunt vel simul cadent. Il ridimensionamento del PD comporterà in un prossimo futuro anche quello del PDL. Casini ha scoperto di avere “un coltellino” per il manico. Alle europee, non ostante lo sbarramento, potrebbe rivedersi qualche forza dell’estrema sinistra. Prodi intanto se la ride.
Speriamo ci sia spazio anche per un progetto laico, repubblicano, liberale.

* * * * * *
Per fortuna la giornata si è conclusa con la serata inaugurale del Festival di Sanremo.
A mò di consolazione per chi è rimasto deluso dai risultati sardi, Mina ha cantato “nessun dorma”. In attesa di essere nominata senatrice a vita (ogni confronto con Levi Montalcini è del tutto casuale), come segretario pro tempore, potrebbe dare la sveglia al PD. Paolo Bonolis ha intervistato lo sconosciuto Presidente dell’Assemblea generale dell’Onu. Benigni ha cercato di trasformare Silvio in una statua di sale (unica possibilità di vederlo perdente). Una cantante, eurodeputata del PDL, è stata, per il momento, eliminata. Grillini ha rimbrottato Povia.
Dulcis in fundo, Kate Perry, ha indossato un costume coi colori dell’Inter: Silvio, tiè!

Molto bravo Luca Laurenti che ha magistralmente cantato “That’s life” di Sinatra.
Brava, giovane e bella Simona Molinari con “Egocentrica”.



mercoledì 11 febbraio 2009

I partiti e l'identità

Siamo abituati a fare le nostre scelte politiche sulla base d’alcune dicotomie.
La più immediata è Destra/Sinistra, che si può rappresentare con un’asse ad un’estremità del quale si trova il Liberalismo ed all’altro il Socialismo.
Altre coordinate che caratterizzano le nostre scelte sono:
Laicità vs Fondamentalismo;
Difesa della democrazia vs Pacifismo;
Sviluppo vs Ecologia

In conformità a queste dicotomie si può dare un’identità ai partiti. Lo schema sopra riportato è rudimentale (si dovrebbero considerare tutte le combinazioni tra le quattro dicotomie citate ed altre eventuali), ma ciascuno lo può modificare come desidera.
Liberalismo/socialismo è la suddivisione più immediata perché interessa, quotidianamente, la totalità della gente. Come disse una volta Enzo Biagi: «la gente vota col portafoglio».
Le altre suddivisioni rimangono, in genere, in secondo piano. Quando, però, una di esse prende il sopravvento e la gente prende coscienza del problema può provocare gravi lacerazioni.

Abbiamo assistito in questi giorni allo spettacolo descritto in modo come il solito magistrale, lunedì 9 febbraio sul Corriere, da Angelo Panebianco:
« Il conflitto fra i difensori del «diritto alla libertà di scelta» e i difensori della «sacralità della vita» è degenerato nel modo in cui sappiamo. La violenza dello scontro ha coinvolto le istituzioni al massimo livello e ha spaccato il Paese. Due partiti nemici (si badi: ho detto nemici, non avversari) si fronteggiano e nessuno sa come andrà a finire. Come sempre in questi casi, è scattato, nei due campi, l'ordine di mobilitazione generale, la militarizzazione delle coscienze è in corso, e la consegna, per le opposte schiere, è di non fare prigionieri».

* * * * * *

Tra le reazioni ai fatti avvenuti quella che mi ha colpito di più, ma non sorpreso, è stata quella di molti elettori del centrodestra (quanti siano stati non ha importanza) che si sono sentiti traditi dal comportamento del governo.
Secondo la mia modesta opinione, la causa del disagio è il tentativo di voler ridurre il numero dei partiti a due soltanto: Pd e Pdl. Nel primo teodem e cattolici democratici sono costretti a coabitare con i socialdemocratici, nel secondo i liberali con i cattolici conservatori.
Una legge elettorale illiberale fa il resto: per sopravvivere perfino i radicali sono stati indotti ad “entrare” nel Pd.


Per uscirne dobbiamo chiedere che ogni partito si presenti da solo alle elezioni e che sia cambiata la legge elettorale, con un ritorno alla proporzionale e al voto di preferenza.

Mi ricordo che, anche ai tempi della prima repubblica, si ricorreva all’argomento del voto inutile per convincere gli elettori a non votare per i partiti minori. Questo non m’impedì nel 1958 (votavo alle politiche per la prima volta) di contribuire col mio voto a conquistare, nella circoscrizione Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì, per Ugo La Malfa l’unico quoziente nazionale, salvando così la presenza del PRI in parlamento (il quoziente ottenuto permise il recupero, coi resti, di qualche altro seggio).

Immagino l’obiezione. I tempi sono cambiati, si deve privilegiare la governabilità come avviene nelle maggiori democrazie. Negli Stati Uniti i due partiti non hanno un’identità ben definita. All’interno di ciascuno di essi convivono diverse anime che si scontrano, discutono e trovano le soluzioni.
Occorre considerare, però, che la prima filosofia elaborata in America è stata il pragmatismo di Charles Sanders Peirce e William James (e di cui è stato ispiratore Ralph W. Emerson– Wikipedia). In Europa, invece, abbiamo avuto Hegel.
Inoltre, anche se il sentimento religioso è molto diffuso, negli Stati Uniti ci sono religioni diverse che si fanno concorrenza tra loro: la Chiesa cattolica, quella protestante e Scientology hanno la stessa rilevanza. In Europa, diversamente, c’è stato e continua il processo del secolarismo.

In ogni modo il bipolarismo all’italiana, «che è una costruzione del tutto artificiale, artificiosa e in necessaria» (G. Sartori, Corriere 20 luglio 2007), mostra già le sue crepe.
Giovanni Sartori riesce sempre a sorprendere. Continua a sostenere che “nanetti e cespugliotti” non hanno ragione di esistere, che Berlusconi è la peste, che gli italiani non sono liberi di scegliere (questa mattina ad Omnibus). Ha ragione: date le sue premesse, rimane soltanto il PD.


sabato 7 febbraio 2009

Novità a Bologna per le amministrative

Finora nel centrosinistra c’era un solo candidato sindaco di rango: il prodiano Flavio Delbono.
Dottorato ad Oxford, studi con Amartya Sen, attualmente vicepresidente ed assessore al bilancio della Regione Delbono è sostenuto dal PD dopo aver vinto (con poco più di 12.000 voti su circa 280.000 elettori) le primarie.
Da ieri l’altro, 5 febbraio, si è candidato con una sua lista civica «ulivista e di centrosinistra» il professor Gianfranco Pasquino che, a suo tempo, aveva criticato i modi delle primarie del PD.
Il politologo punta sui delusi del PD, ma esclude per ora lo strappo estremo col partito se Guazzaloca andrà al ballottaggio con Delbono. «Con ogni probabilità – dice- le nostre posizioni saranno più vicine a quelle di Delbono. Lui però deve esprimerle».

Anche nel centrodestra i candidati di rango sono almeno due:
Giorgio Guazzaloca, già primo sindaco non comunista della città, sostenuto dalla lista civica “La tua Bologna” e dall’UDC e la new entry Alfredo Cazzola, l’imprenditore inventore del Motor Show, già patron della Virus pallacanestro e del Bologna calcio che dovrebbe essere sostenuto dal PDL e che piace alla Lega ma anche alle Coop.

Naturalmente i partiti –sia a destra, sia a sinistra- si sono già messi in moto per conseguire l’opportuna reductio ad unum. «Dobbiamo restare uniti» è la parola d’ordine. Volano accuse di tradimento e richiami alla responsabilità. «Il PD scomunica il professore: è un puntello al centrodestra». «Al ballottaggio decideremo chi appoggiare», replica Pasquino. Delbono: «Macchè civici, Sono maschere». A destra convention all’americana per Guazzaloca che si rivolge ai giovani su Facebook. Mentre Cazzola, sponsorizzato dal socio in affari Giovanni Consorte (ex Unipol), promette, se eletto, di dare in beneficenza il suo stipendio da sindaco.

Con candidati del genere, se non si arriverà a pateracchi dell’ultimo momento, c’è da giurare che il primo turno delle elezioni conterrà «embedded» delle vere primarie.
Una volta tanto, gli elettori potranno scegliere fra veri candidati.


venerdì 6 febbraio 2009

The Silvio Horror Picture Show

The Silvio Horror Picture Show di Phastidio
o, anche, I tormenti del giovane Silvio

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Rottamazioni

La settimana scorsa a Bologna è nevicato.
Per non rovinare le altre, ho calzato un paio di scarpe con le suole di gomma.
Rientrato a casa mi sono accorto di avere i piedi bagnati.
Che cosa faccio? Le butto via oppure aspetto di vedere se il governo, fra le norme di sostegno all’economia, n’emana una che assegna un contributo di rottamazione-scarpe a chi intendesse ristrutturare il proprio guardaroba?

Pensano sempre soltanto agli automobilisti: e i poveri pedoni?



 

Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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