IL BLOG DI SERGIO VIVI



giovedì 26 agosto 2010

Vaste programme, en effet!


sabato 21 agosto 2010

Partecipazione

«Bersani lancia mobilitazione porta a porta. Appuntamento a settembre per la più grande mobilitazione porta a porta che un partito abbia mai promosso, grazie agli oltre tre milioni di elettori delle primarie, a tutti gli iscritti e alle migliaia di amministratori locali. Dobbiamo raggiungere il più alto numero di italiani, casa per casa, e informarli dei danni che il governo Berlusconi ha prodotto in questi anni, e per lanciare nostra proposta di governo».

Qualche elettore delle passate primarie potrebbe avere alcune obiezioni.
Ho conservato questa lettera che descrive magnificamente il rapporto tra eletti ed elettori, a prescindere dal partito per il quale si vota.



lunedì 16 agosto 2010

L'Italia futura - 1

Dopo uno splendido luglio, ritorni dalle ferie e scopri che, mentre ti godevi il sole ed il mare, è andata in onda l’ennesima sceneggiata della politica italiana.
Gianfranco Fini ed i suoi sono finalmente riusciti a farsi espellere dal Popolo della Libertà ed a porre, così, le basi di un possibile radioso Futuro: per loro stessi e per il Paese tutto.
Si sono visti subito volare gli stracci. Si è cominciato a tirare fuori degli armadi un po’ di scheletri: una casa qua, una villa là e quell’Altro a Santo Domingo. Sgradevoli e stonati gli assolo dei clarinetti d’ambo le parti: diventa un reato perfino comperare una saliera per regalarla ad un parente. Non sappiamo se a giocare e ad incassare la vincita al Superenalotto sia stata Lei o quell'Altro, ma, se venisse fuori che i numeri li suggerì Fini, allora sì che si dovrebbe dimettere per essere venuto meno all’imparzialità che il suo ruolo richiede.

Tra grida e strepiti si è levata l’accusa a Fini di avere tradito gli elettori. Come se non fosse evidente che qualche milione d’elettori che hanno votato per il centrodestra sopportano, ormai,
con disagio e delusione la disinvolta condotta del premier e d’alcuni suoi consiglieri. A tenerli su di morale, neanche la notizia che ci sono tanti italiani che issano felici, sul loro yacht, la bandiera delle isole Cayman (anche se queste non sono mai state note per le cipolline, semmai per gli ananas e le tartarughe, presenti sul loro stemma). Il tutto tra l’animoso ma sterile interessamento di un’opposizione divisa e quanto mai sconclusionata. Scrive Pietro, con ironia, su Facebook: «Non è un dialogo scritto da Crozza ma è successo davvero... Montezemolo: "Berlusconi ha fallito e vince solo perchè manca una seria concorrenza". Il PD: "Siamo d'accordo con l'analisi di Montezemolo"».

Naturalmente, ad alimentare il copione hanno provveduto i leader dei partiti con le loro dichiarazioni ed i commentatori politici sui giornali ed alla televisione.
Il governo deve dimettersi. Se questo accade, si va subito al voto. Prima occorre cambiare la legge elettorale (facile a dirsi!). Se il governo cade, si cerchi un’altra maggioranza, come vuole la Costituzione. Che so? Un governo tecnico, oppure uno di larghe intese. Meglio, ancora, creare “un’area di responsabilità costituzionale”. E perché no, un esecutivo d’astrologhi capitanati dal mago Otelma?

Adesso, cosa accadrà?
Negli ultimi giorni sembra che sia possibile arrivare ad una ricomposizione, oppure che il Pdl riesca a riassorbire un certo numero di finiani. Staremo a vedere. Altrimenti –esperiti i tentativi d’obbligo- si tornerà alle urne, nel qual caso tutto dipenderà con quale legge si andrà alle urne.

Il “terzo polo” costituito da Casini, Fini e Rutelli può essere solo un cartello elettorale, non una forza di governo, stante le differenze tra Fini e gli altri, ad esempio, in tema di bioetica (fine vita).
Se si voterà con l’attuale legge elettorale –come è prevedibile- i partiti del terzo polo raccoglieranno briciole. Con questa legge, gli elettori tendono, infatti, ad usare il “voto utile” ed a “votare contro” per impedire che il potere cada in mano alla coalizione meno gradita.

Vista da sinistra.“L’unica strada logica è che l’opposizione, tutta l’opposizione, mettendo da parte gli interessi di bottega, si unisca per garantire una maggioranza con un programma limitato a pochi punti, in modo da evitare nell’immediato il pericolo di bancarotta e preparare la strada a elezioni regolari” (Curzio Maltese, la Repubblica, 6 agosto 2010).
Giusto, salvo che alle successive elezioni regolari tutta l’opposizione si dovrebbe unire di nuovo per vincere, ma difficilmente si potrebbe accordare su un intero programma di legislatura.

C’è, infine, chi prospetta due incognite: un exploit della Lega e il rischio di una maggioranza diversa tra camera e senato. Infatti, spiega Mastella: «Se non si vota subito Berlusconi è fregato: superato l’autunno con le impazienze della Lega e perdendo la maggioranza al Senato è sfottuto». Da qui il sogno berlusconiano, difficilmente realizzabile, di un blitz per modificare la legge elettorale solo per Palazzo Madama.

La colpa di quanto sta accadendo, ad ogni modo, è tutta dell’imperfetto bipolarismo all’italiana.
“Questa versione miserabile e peronista del bipolarismo è ora al capolinea, come testimoniano le crisi parallele dei due soggetti che lo incarnavano, il Pdl e il Pd” (Curzio Maltese, la Repubblica, 6 agosto 2010).
In effetti, non si possono incamerare in
due soli contenitori le diverse opinioni degli elettori (persone, individui, non greggi). Come molti commentatori sostengono ormai da qualche tempo. Meglio tornare al proporzionale ed a governi di reale coalizione da costituire in Parlamento. Dopotutto, la politica è, o non è, l’arte della mediazione?
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Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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