IL BLOG DI SERGIO VIVI



sabato 27 dicembre 2008

Aumento dei prezzi nel 2009

Nonostante la crisi economica con conseguente calo dei consumi, si profilano già aumenti di prezzi per il nuovo anno.
Uno dei primi al traguardo, con un aumento del 6,66% l’editore Mondadori

Da notare che l'aumento riguarda solo l'Italia. I prezzi per gli altri paesi europei rimangono invariati


Perchè arrotondare i prezzi, poi?

I Padri Fondatori dell'euro hanno previsto anche 1, 2 e 5 centesimi.


venerdì 19 dicembre 2008

La libertà individuale

«Se ci si riflette un momento, la politica e il governo si sono già impicciati abbastanza nella vita privata dei cittadini, hanno già compiuto prepotenze poco sopportabili. Hanno stabilito se e dove e quando possiamo o non possiamo fumare, guidare l’auto, possedere la patria potestà sui figli, abitare in un Paese a scelta (se appartenenti ad altra nazionalità o a nessuna nazionalità), vedere un certo film eccetera: chi compie una violazione a queste regole viene punito, la volontà personale conta proprio nulla. E perché? Perché dovremmo per forza non diventare troppo grassi, star lontani dal tabacco e dall’alcol, mettere il grembiulino in seconda elementare, morire o non morire?» così Lietta Tornabuoni
sulla Stampa
commentando l’ukase del ministro Sacconi alla Clinica di Udine.
Tanto per aggiungere qualcosa, ricordo che, in provincia di Bologna, i “sindaci democratici” hanno stabilito perfino quanti bidet puoi farti in un giorno.

Personalmente, faccio sempre più fatica a comprendere certe uscite dei politici del PDL. Il partito, apertamente neoliberista sul piano economico, mi appare sempre più come una forza conservatrice, restauratrice ed autoritaria.
Eppure nell’impasto del Popolo della Libertà ci sono dei cubetti d’ottimo lievito liberale, ma temo che, invece di toglierli dalla stagnola, siano stati ulteriormente avvolti con della carta impermeabile.
Signor Presidente del Consiglio, se non vuole dialogare con l’opposizione, ascolti almeno, qualche volta, le ragioni dei liberali. Abbia più coraggio e sia meno cinico, altrimenti sarà il caso di cambiare nome al partito: CCCP (Confederazione Conservatrice Cattolica Popolare) lo troverei più appropriato.
Come individuo sto perdendo la pazienza.


martedì 16 dicembre 2008

Il tasso alcolico

«Non si potrà più bere alcol se si vorrà guidare: basterà un tasso alcolico dello 0,2% (ora è 0,5%) per vedersi ritirare la patente!». Penso: ci risiamo. Davanti a un’emergenza, l’Italia non aumenta i controlli: inasprisce le sanzioni. L’apparenza è salva, e tutto continua come prima.
Così scrive Beppe Severgnini sul Corriere della Sera.

«Significa che se pasteggi ad acqua minerale, ma poi chiudi la cena con un goccio d’amaro, come minimo ti viene sequestrata la patente. Sicché approfittane, è l’ultimo Natale. Dopo sarà sempre Quaresima». Osserva Michele Ainis sulla Stampa.


lunedì 15 dicembre 2008

Dalla parte delle donne

Così Renata risponde a Renato



sabato 6 dicembre 2008

La questione morale

I partiti hanno occupato lo Stato.
Non c’è da sorprendersi quindi, dato che il piano era già completato nel 1984, che un imprenditore abbia colto l’opportunità, dieci anni dopo, di fondare un partito e di prendersi tutti i voti mandati in libera uscita dal protagonista di “mani pulite” (nemesi storica).
Non c’è da sorprendersi nemmeno che, negli ultimi anni, si sia cercato di eliminare la concorrenza sul mercato elettorale, riducendo i partiti soltanto a due, senza però prevedere i colpi di coda del protagonista suddetto.

Ne è conseguito, come corollario, che tutti i partiti abbiano costituito i loro comitati d’affari, PCI-PDS-DS compreso.



Lo schema seguente, che mostra il reale e diverso trattamento ricevuto dagli stakeholder coinvolti nel servizio dell’acqua potabile, non ha, comunque, alcun riferimento con i comitati d’affari suddetti.




1 - La Provincia di Bologna costituisce ATO 5 Bologna, il regolatore del servizio idrico integrato.
2 - L’assemblea di ATO 5, costituita dai sessanta sindaci della provincia, affida la gestione del servizio a Hera Spa (per il 90%?) e a Sorgea Srl (per il 10%?).

ATO 5 si rende conto, dalle statistiche, che le famiglie hanno consumato nel 2006 mediamente 137 metri cubi d’acqua potabile l’anno. Fissano per il 2009 una dotazione, ritenuta sufficiente, di 110 mc.
Ne consegue che le famiglie sprecano.

ATO 5 autorizza i gestori del servizio ad applicare tariffe punitive (non giustificate dai costi) per educare il popolo al risparmio dell’acqua.
3 – I gestori inviano ai cittadini bollette salatissime.
4 – I cittadini pagano ai gestori un sacco di euro.
5 – I gestori distribuiscono agli Enti Locali (Alcuni comuni dell’Emilia Romagna partecipano al capitale di Hera e pochi sindaci ne costituiscono il sindacato di controllo) come dividendi pochi euro. Il resto, extra gettito compreso, rimane nelle casse di Hera.

Sprecare acqua genera una questione morale.
Come si vede, i partiti la risolvono prontamente.


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Argomenti correlati:
ATO,ATO 5 Bologna
Il costo dell'acqua


giovedì 4 dicembre 2008

ATO, ATO 5 Bologna

Questa mattina, ad Omnibus, Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano e autorevole membro del PD, rispondendo ad una domanda ha affermato –cito a memoria- che Lui non abolirebbe le province ma, piuttosto, gli enti intermedi tra provincia e comune come, ad esempio, le AATO; enti che sono soltanto dei “postifici” e che, aggiungo io, non fanno l'interesse dei cittadini.

La cosa migliore, comunque, resta quella di salvare soltanto tre livelli di governo: stato, regioni e comuni.



Alice

E’ già capitato altre volte, ma durava qualche minuto, al massimo una notte.
Questa volta, invece, da più di tre giorni non si riesce ad accedere al proprio sito in Alice.
Il 187, due giorni fa, mi ha risposto che il servizio sarebbe stato ripristinato in 48 ore. Già passate.



Stai a vedere che quel simpatico falso imbranato di Diego ha inserito la chiavetta, ha messo in folle e … ha bloccato tutto.
Per fortuna che c’è anche il FTP.


martedì 2 dicembre 2008

Le primarie del Partito Democratico a Bologna

Dire che il clima delle primarie (per eleggere il candidato-sindaco del PD) si sta arroventando è ormai un eufemismo. Il clima è quello di una rissa imminente. Piovono accuse di gioco sleale.

Il professor Pasquino si era candidato in ritardo. Non riuscendo a raccogliere le firme necessarie, le aveva avute in regalo da Delbono (vicepresidente della Regione, il predestinato alla vittoria, sarebbe il primo sindaco di provenienza non PCI, Pds, DS) e, giudicando il regalo un fatto poco nobile, alla fine aveva ritirato la candidatura.
Il professore non ha tuttavia rinunciato a denunciare la poca serietà delle primarie all’italiana.


 

Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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