venerdì 10 aprile 2009
Cento province per la ricostruzione
I presidenti delle Province italiane rispondono quasi all’unisono all’invito lanciato dal premier Silvio Berlusconi di affidare, ad ognuno di loro, un’opera per la ricostruzione delle aree abruzzesi colpite dal terremoto. Sono entusiasti ed euforici. Il presidente dell’Unione Province siciliane, assicurando piena disponibilità, dichiara: «La proposta del premier dice quanto importanti siano le Province».
Poi, si scopre che, a mettere l’idea in testa al premier, è stato il presidente dell’Unione Province italiane, Fabio Melilli (PD) alla guida dell’ente di Rieti.
Siccome tra le sue virtù c’è anche quella di essere generoso, Berlusconi ha fatto sua l’idea.
L’idea dei cento cantieri può benissimo essere attuata ricorrendo a cento comuni (scelti con particolari criteri). Enti i cui Uffici tecnici hanno competenze maggiori, in fatto di costruzioni di case, di quante non n’abbiano quelli delle province.
Niente spot, quindi. Le Province sono da abolire.
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Poi, si scopre che, a mettere l’idea in testa al premier, è stato il presidente dell’Unione Province italiane, Fabio Melilli (PD) alla guida dell’ente di Rieti.
Siccome tra le sue virtù c’è anche quella di essere generoso, Berlusconi ha fatto sua l’idea.
L’idea dei cento cantieri può benissimo essere attuata ricorrendo a cento comuni (scelti con particolari criteri). Enti i cui Uffici tecnici hanno competenze maggiori, in fatto di costruzioni di case, di quante non n’abbiano quelli delle province.
Niente spot, quindi. Le Province sono da abolire.
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