mercoledì 1 aprile 2009
Brunetta "svuota" le Province
Renato Brunetta in un’intervista al Tgcom ha anticipato un provvedimento che il governo discuterà «tra una settimana».
Gli enti intermedi che stanno a metà strada tra Comune e regione saranno «svuotati».
La Provincia non sparirà dal punto di vista formale, ma non avrà più un costo politico: «Rimarrà l’ente provincia ma non avrà più degli eletti», ha chiarito Brunetta: «I consiglieri provinciali e presidente non saranno altro che i sindaci dei comuni nella provincia». Il presidente sarà il sindaco del capoluogo di provincia, e il parlamentino sarà formata dagli altri primi cittadini del territorio.
Si «elimineranno così un po’ di costi della politica - ha detto ancora il ministro nemico dei fannulloni - e quello che fa ora la provincia lo faranno i Comuni all'interno della provincia». Tra cittadino e Stato rimarranno quindi solo due livelli: «Regione e comune». Che possono bastare.
Allo stesso modo si potrà fare con il Senato: i senatori e il presidente non saranno altro che i presidenti e i consiglieri regionali. Un’assemblea nazionale basta e avanza.
Forza Brunetta che ti do una mano anch’io.
Update
Porca miseria ci sono cascato un’altra volta.
Ieri era il primo d’aprile.
O il ministro ci ha giocato uno scherzo, oppure n’è rimasto vittima anche lui: credeva di parlare con Maroni invece era Maroni-Ballantini di Striscia.
Organismi così composti esistono già. Sono le AATO composte dal presidente della provincia e dai sindaci dei comuni. Ve l’immaginate la provincia “formale” di Brunetta? A Bologna formata solo da democratici e a Varese solo da leghisti.
Gli enti intermedi che stanno a metà strada tra Comune e regione saranno «svuotati».
La Provincia non sparirà dal punto di vista formale, ma non avrà più un costo politico: «Rimarrà l’ente provincia ma non avrà più degli eletti», ha chiarito Brunetta: «I consiglieri provinciali e presidente non saranno altro che i sindaci dei comuni nella provincia». Il presidente sarà il sindaco del capoluogo di provincia, e il parlamentino sarà formata dagli altri primi cittadini del territorio.
Si «elimineranno così un po’ di costi della politica - ha detto ancora il ministro nemico dei fannulloni - e quello che fa ora la provincia lo faranno i Comuni all'interno della provincia». Tra cittadino e Stato rimarranno quindi solo due livelli: «Regione e comune». Che possono bastare.
Allo stesso modo si potrà fare con il Senato: i senatori e il presidente non saranno altro che i presidenti e i consiglieri regionali. Un’assemblea nazionale basta e avanza.
Forza Brunetta che ti do una mano anch’io.
Update
Porca miseria ci sono cascato un’altra volta.
Ieri era il primo d’aprile.
O il ministro ci ha giocato uno scherzo, oppure n’è rimasto vittima anche lui: credeva di parlare con Maroni invece era Maroni-Ballantini di Striscia.
Organismi così composti esistono già. Sono le AATO composte dal presidente della provincia e dai sindaci dei comuni. Ve l’immaginate la provincia “formale” di Brunetta? A Bologna formata solo da democratici e a Varese solo da leghisti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento