giovedì 10 maggio 2007
Il modello elettorale ticinese
Modello tedesco, modello francese, … Pare che per scrivere la nuova legge elettorale sia necessario fare riferimento a questo o quel modello europeo.
Perché non prendere in considerazione anche qualche modello extracomunitario?
Ad esempio, navigando nel web per trovare riscontri a quanto ho scritto nella mia proposta di riforma, ho trovato quello ticinese.
Il Cantone Ticino è una repubblica democratica di cultura e lingua italiane.
Il Cantone è membro della Confederazione svizzera e la sua sovranità è limitata soltanto dalla Costituzione federale.
Le ultime elezioni cantonali si sono tenute l’1 aprile scorso.
Si dovevano eleggere i novanta membri del Gran Consiglio, a cui concorrevano le liste di tredici partiti (tra parentesi i seggi attribuiti):
Ticino pulito
Partito Socialista (18)
Partito Liberale Radicale Ticinese (27)
UDC – SVP (5)
Lega dei Ticinesi (15)
Unione Democratica Federale / UDF Ticino
Partito Popolare Democratico (21)
Liberali Nazionali
I Verdi (4)
Il Guastafeste
Partito del Lavoro e Giovani progressisti
Movimento per il socialismo
Basta Divieti
Si dovevano eleggere anche i cinque membri del Consiglio di Stato, a cui concorrevano soltanto DIECI partiti (tra parentesi i seggi attribuiti):
Ticino pulito
Partito Socialista (1)
Partito Liberale Radicale Ticinese (2)
UDC - SVP
Lega dei Ticinesi (1)
Unione Democratica Federale / UDF Ticino
Partito Popolare Democratico (1)
Liberali Nazionali
I Verdi
Il Guastafeste
L'elezione del Gran Consiglio e del Consiglio di Stato avviene in un circondario unico con il sistema proporzionale (artt. 35 Cost cant, 57 cpv. 2 , 72 e 80 LEDP.)
Espressione del voto(artt. 37 e 44 LEDP)
L’elettore può esprimere un numero di preferenze ai candidati pari al numero dei seggi da attribuire (90 voti preferenziali ai candidati per il Gran Consiglio e 5 voti preferenziali ai candidati per il Consiglio di Stato) sia votando la scheda con o senza intestazione della lista.
Con intestazione della lista
L'elettore vota di proprio pugno esprimendo il voto per la lista prescelta: apponendo una croce nella casella che affianca la denominazione (sigla) della lista prescelta. Può esprimere voti preferenziali sia a candidati della lista prescelta sia a candidati di altre liste, appone una croce nelle caselle che affiancano i nomi dei candidati prescelti.
Nella scheda con intestazione di lista, se i voti preferenziali superano il limite massimo consentito, tutte le preferenze sono annullate: la scheda rimane comunque valida e viene considerata quale scheda "secca".
Senza intestazione della lista
L’elettore deve porre una croce nella casella “Senza intestazione”.
L'elettore vota di proprio pugno esprimendo il voto a singoli candidati, senza dare il voto ad una lista, apponendo una croce nella casella che affianca il nome dei candidati prescelti. L’omissione della croce nella casella “Senza intestazione” non è motivo di nullità della scheda.
Nella scheda senza intestazione della lista, se i voti preferenziali superano il massimo consentito, le preferenze sono cancellate e la scheda è considerata nulla.
Dal sito Repubblica e Cantone Ticino
Perché non prendere in considerazione anche qualche modello extracomunitario?
Ad esempio, navigando nel web per trovare riscontri a quanto ho scritto nella mia proposta di riforma, ho trovato quello ticinese.
Il Cantone Ticino è una repubblica democratica di cultura e lingua italiane.
Il Cantone è membro della Confederazione svizzera e la sua sovranità è limitata soltanto dalla Costituzione federale.
Le ultime elezioni cantonali si sono tenute l’1 aprile scorso.
Si dovevano eleggere i novanta membri del Gran Consiglio, a cui concorrevano le liste di tredici partiti (tra parentesi i seggi attribuiti):
Ticino pulito
Partito Socialista (18)
Partito Liberale Radicale Ticinese (27)
UDC – SVP (5)
Lega dei Ticinesi (15)
Unione Democratica Federale / UDF Ticino
Partito Popolare Democratico (21)
Liberali Nazionali
I Verdi (4)
Il Guastafeste
Partito del Lavoro e Giovani progressisti
Movimento per il socialismo
Basta Divieti
Si dovevano eleggere anche i cinque membri del Consiglio di Stato, a cui concorrevano soltanto DIECI partiti (tra parentesi i seggi attribuiti):
Ticino pulito
Partito Socialista (1)
Partito Liberale Radicale Ticinese (2)
UDC - SVP
Lega dei Ticinesi (1)
Unione Democratica Federale / UDF Ticino
Partito Popolare Democratico (1)
Liberali Nazionali
I Verdi
Il Guastafeste
L'elezione del Gran Consiglio e del Consiglio di Stato avviene in un circondario unico con il sistema proporzionale (artt. 35 Cost cant, 57 cpv. 2 , 72 e 80 LEDP.)
Espressione del voto(artt. 37 e 44 LEDP)
L’elettore può esprimere un numero di preferenze ai candidati pari al numero dei seggi da attribuire (90 voti preferenziali ai candidati per il Gran Consiglio e 5 voti preferenziali ai candidati per il Consiglio di Stato) sia votando la scheda con o senza intestazione della lista.
Con intestazione della lista
L'elettore vota di proprio pugno esprimendo il voto per la lista prescelta: apponendo una croce nella casella che affianca la denominazione (sigla) della lista prescelta. Può esprimere voti preferenziali sia a candidati della lista prescelta sia a candidati di altre liste, appone una croce nelle caselle che affiancano i nomi dei candidati prescelti.
Nella scheda con intestazione di lista, se i voti preferenziali superano il limite massimo consentito, tutte le preferenze sono annullate: la scheda rimane comunque valida e viene considerata quale scheda "secca".
Senza intestazione della lista
L’elettore deve porre una croce nella casella “Senza intestazione”.
L'elettore vota di proprio pugno esprimendo il voto a singoli candidati, senza dare il voto ad una lista, apponendo una croce nella casella che affianca il nome dei candidati prescelti. L’omissione della croce nella casella “Senza intestazione” non è motivo di nullità della scheda.
Nella scheda senza intestazione della lista, se i voti preferenziali superano il massimo consentito, le preferenze sono cancellate e la scheda è considerata nulla.
Dal sito Repubblica e Cantone Ticino
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