IL BLOG DI SERGIO VIVI



giovedì 26 febbraio 2009

Election Day

Alcune mattine fa ad Omnibus:

Mi auguro che ci sia un sussulto d’orgoglio …
I tanti che fanno bene il proprio lavoro …
Ripartiamo da qui …
Secondo il mio modesto parere …
Oggi il Parlamento è una larva, un’appendice del governo, di qualsiasi governo …
Lo dico con grande franchezza …
Lei è un giustizialista! …
Altrimenti la gente non capirebbe …

Detto ciò …

… “il governo boicotta il referendum elettorale”
Il comitato promotore protesta: il mancato abbinamento all’election day del 6-7 giugno costerà 400 milioni di euro.

Non è così …

Non si può aggiungere un’ulteriore scheda, altrimenti la gente si confonderebbe, ha dichiarato due sere fa al telegiornale l’On. Gasparri.

Dobbiamo far capire alla gente …

Io ho capito che Tremonti ha un gran bisogno di soldi. Un risparmio di 400 milioni è sacrosanto.
Abolire le province subito anche.
Sono talmente confuso che nell’Election Day non legittimerò con il mio voto l’esistenza di questi enti superflui.
Unione europea, Stato italiano, Regione, Provincia, Comune. Cinque livelli di governo sono troppi.
Sono così confuso che, oltre ad annullare la scheda per la provincia, non voterò alle europee per i partiti che hanno presentato liste anche alla provincia.
Sono stato chiaro?


Dobbiamo far capire agli onorevoli ...


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Sergio. Ho letto le tue considerazioni sul non voto per quei partiti che si presentano alle elezioni europee e alle elezioni provinciali.Tu sai meglio di me che anche se solo un 30% va a votare, il numero dei rappresentanti alle assemblee provinciali o al parlamento eruropeo, rimane invariato. Perciò, secondo il mio parere , NON gliene frega un bel niente se la gente deserta i seggi elettorali. Non so quale soluzione dare a quasto andazzo, ma anche non andare a votare non risolve il problema.Bisognerebbe che il numero da eleggere in qualsiasi consesso non fosse fisso ma in proporzione al numero dei voti espressi. E ti sembra che una modifica di legge elettorale cosi possa essere approvata?
Gianfranco B

Sergio Vivi ha detto...

D’accordo con te che loro se ne fregano, perché il risultato lo portano a casa lo stesso.
A qualcuno, però, viene a mancare il mio voto. Rappresenta lo zero % ma, assieme a tanti altri zero %, potrebbe influire.
Inoltre i giornali non mancano mai di mettere in risalto se l’astensionismo è calato o aumentato e di questo dato i partiti ne tengono conto: ne sa qualcosa il PD.
Io non pretendo di risolvere il problema, mi accontento di scrivere: aboliamo le province.
Nello stesso tempo, sulla scheda europea, avverto il mio partito: guarda, voto per te ma, se sei favorevole all’abolizione delle province, devi dimostrarlo coi fatti non presentando liste per quest’ente. Non si può avere tutto: e il capo e la coda.

Anonimo ha detto...

>Ciao Sergio, sono Gianfranco B. Constatato che sei un osservatore acutissimo e anche un commentatore acutissimo, vorrei chederti una tua valutazione, se me la vui dare, sulla candidatura a sindaco di Gianfranco Pasquino. Dove può racattare voti? Non dal PD, non dal PDL, nemmeno dall'UDC, c'è Guazzaloca, tantomeno dall'estrema sinistra guidata da Monteventi e allora dove li prende i voti? Dagli scontenti? Esiste un movimento che lo appogia senza scoprirsi per danneggiare qualcuno.Questo movimento di Pasquino, oltre tutto, apparentemente non possiede risorse economiche abbondanti anzi sembrano abbastanza restrittive.Sempre se mi vui dire il tuo parere ti saluto con tanto affetto .Giangranco B.

Anonimo ha detto...

I partiti, o i candidati, i voti, almeno prima dell’elezioni, non li prendono. Li chiedono (almeno a me). Gira voce (non so quanto sia vero) che nel PD ci siano molti delusi che potrebbero, alcuni, votare per Di Pietro, altri, ritornare alla sinistra cosiddetta radicale e, la parte maggiore, astenersi. E’ a questi ultimi che il professor Pasquino si rivolge, promettendo una politica più coerente coi valori fondanti del progetto democratico. Ha dichiarato all’inizio d’essere più in sintonia con Delbono -che, però, se ha delle idee nuove “le deve prima esprimere”- che con Guazzaloca.
A destra sono convinti che nel probabile ballottaggio Pasquino sosterebbe Delbono.
Potrebbe aprirsi, però, un altro scenario. Si è detto più volte che Bologna è il laboratorio della politica italiana. Sappiamo che in campo nazionale si è ventilata un’alleanza del PD con l’UDC. Se i rapporti tra i due candidati di centrodestra dovessero avvelenarsi troppo, e si arrivasse ad una rottura tra i due maggiori partiti che li sostengono, Pasquino potrebbe fare da ponte tra il PD e l’UDC. Casini ha un “coltellino” per il manico e, in certe situazioni, non si farà scrupolo di usarlo. Naturalmente tutto dipenderà dai risultati: a Pasquino basterà prendere un 2% circa.
Sergio

 

Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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