martedì 26 febbraio 2008
Il voto disgiunto
E’ consolante, per chi crede che un parlamento legislativo debba parlare a più voci, leggere sulla Repubblica di oggi che Sandra Mondaini darà un voto disgiunto, votando Berlusconi alla Camera e Veronesi al Senato.
E’ una possibilità che, almeno formalmente, abbiamo tutti perché votiamo con due schede: una per la Camera ed una per il Senato.
Sarebbe auspicabile che il voto disgiunto fosse introdotto anche nell’ambito della stessa camera.
A mio immodesto parere, dovrebbe esserci una sola Camera perché il popolo è uno.
Dovrebbe essere eletta col metodo proporzionale puro, con liste di partito nazionali (compresa una lista di indipendenti).
Liste nazionali, così come ci sono liste regionali per la Regione e liste comunali per il Comune.
Le liste dovrebbero essere aperte e sulla scheda elettorale –uguale per tutta la Nazione- l’elettore dovrebbe avere la possibilità di esprimere fino ad un prefissato numero di preferenze scegliendo in modo disgiunto tra diversi partiti.
In Svizzera, lo fanno.
E’ una possibilità che, almeno formalmente, abbiamo tutti perché votiamo con due schede: una per la Camera ed una per il Senato.
Sarebbe auspicabile che il voto disgiunto fosse introdotto anche nell’ambito della stessa camera.
A mio immodesto parere, dovrebbe esserci una sola Camera perché il popolo è uno.
Dovrebbe essere eletta col metodo proporzionale puro, con liste di partito nazionali (compresa una lista di indipendenti).
Liste nazionali, così come ci sono liste regionali per la Regione e liste comunali per il Comune.
Le liste dovrebbero essere aperte e sulla scheda elettorale –uguale per tutta la Nazione- l’elettore dovrebbe avere la possibilità di esprimere fino ad un prefissato numero di preferenze scegliendo in modo disgiunto tra diversi partiti.
In Svizzera, lo fanno.
Etichette:
Nuova legge elettorale,
Riforma elettorale,
Voto disgiunto
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento