IL BLOG DI SERGIO VIVI



giovedì 25 agosto 2011

Piccoli accorgimenti per affrontare la crisi

In famiglia (siamo in due: io e Lei) abbiamo discusso a lungo e animatamente, fino a rischiare di venire alle mani, sul come fare economia ma non siamo riusciti a cavare un ragno dal buco. Proprio come in Parlamento.

Abbiamo istituito la «finestra di festeggiamento»: in famiglia le feste di compleanno saranno accorpate alla domenica successiva. Il “regalo” sarà posticipato di nove mesi. Per il pranzo non stapperemo più un Prosecco di Valdobbiadene ma sviteremo il tappo di un cartone di … boh!
Risultato: nostra figlia ci ha tolto subito la tripla A.

Ho proposto di tenere spenti i termosifoni, tranne quelli del tinello e della cucina. Lei ha detto: si può fare, ma solo negli ambienti inferiori ai nove metri quadri. Cioè nel disimpegno notte (dove il termo non c’è) ed in bagno. Ci siamo accordati che intorno alle quattro di notte, quando sono solito sgranchirmi le gambe, accenderò il termo del bagno per tenerlo acceso fino alle 11 del mattino.

Il lunedì non acquisteremo più il quotidiano. Tanto parla solo del campionato più sconnesso… pardon! “scommesso” del mondo.

Personalmente avevo proposto di eliminare anche Diabolik ed altri eroi, ma Lei ha detto: «i fumetti non si toccano».

Non vedrò più le partite di campionato alla TV: risparmio minimo mensile garantito DIECIEURO.

Passato il gran caldo, faremo soltanto una doccia al mese. A testa? No, in tutto. Ce la giocheremo a testa o croce.

Non sciacqueremo più le scatolette del tonno, le bottiglie del latte, dell’olio e del vino, prima di “differenziarle”: a Bologna ATO 5 fa pagare l’acqua “in eccedenza” almeno il 130% in più del prezzo base.

In farmacia consegneremo l’autodichiarazione “Errani” ma anche la certificazione Isee che dimostrerà che la nostra famiglia ha un reddito equivalente minore.

Se il dottore ci prescriverà due confezioni di pillole, ne useremo solo una. L’altra la conserveremo nella cassaforte di casa.

Restituiremo, invece, la cassetta di sicurezza che abbiamo nel caveau della Cassa di Risparmio di Piazza Minghetti. Non vorremmo che, come hanno fatto sparire gli alberi, facciano sparire anche quei pochi gioielli di famiglia che vi conserviamo (mica per niente, ma hanno un gran valore affettivo). Arrivederci Lugano Bella!

Cercheremo di sfruttare tutte le bazze. Ad, esempio, dovendo dare di bianco alle pareti della cucina, avevo pensato di farmi aiutare da un amico di mio cognato (gestiscono due orti vicini assegnati loro dal comune). Io terrò stretta la scala, mentre lui userà il pennello. E’ un lavoro che fa volontariamente per tenersi in forma. Naturalmente gli farò un regalo (quanto serve per andare al mare con la famiglia almeno una settimana). Lei, sempre rispettosa della morale, ha posto il veto. Sostiene che sarebbe evasione: la nostra abitazione non è un luogo di culto, tanto meno la sezione di un partito.

[A proposito di assegnazione degli orti comunali, dobbiamo segnalare una discriminazione tra maschi e femmine là dove si recita: «La graduatoria sarà effettuata sulla base dell'ordine di presentazione delle richieste di prenotazione, dando priorità ai cittadini residenti nel Quartiere e ai cittadini con un'anzianità superiore ai 60 anni se di sesso maschile o ai 55 anni se di sesso femminile». Sarebbe opportuno innalzare l’anzianità a 67 anni per entrambi i sessi.]

Piuttosto, dal 25 agosto al 19 settembre, il sabato sera, invece che alla solita pizzeria, andremo a cenare alla «FestUnità-Adesso l’Italia (che fa?) » al Parco Nord. Il “Ristorante del Sindaco” più un’altra ventina di punti di ristoro, per un totale di quattromila coperti, offrono specialità di tutte le regioni italiane: si risparmia perché, essendo gestiti da volontari non hanno l’obbligo di emettere lo scontrino.

E’ quasi impossibile sbrogliare il groviglio costituito dalle leggi virtuose improntate all’etica, da quelle permissive più attente ad interessi particolari, che possono originare elusione, corruzione, concussione, evasione. 

Alla Festa, non acquisteremo nessun biglietto della “Lotteria del CEV”: risparmio minimo 5 euro.

Ci dispiace perché: « Quanto verrà incassato alla Festa 2011 - spiega il tesoriere del PD di Bologna - servirà "a finanziare l'attività politica e le sfide presenti e future del Partito, impegnato ad ampliare il suo radicamento, ad informare i cittadini e a contrastare la manovra finanziaria del governo".»

Speriamo che, per informarci, ci spediscano a casa –gratis- l’Unità. E che ci spieghino anche come possiamo contrastare la contromanovra finanziaria di Bersani e Fassina.


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Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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