Le primarie all’italiana non sono una cosa seria.
A Bologna i seguaci di Grillo organizzano delle primarie per scegliere il loro candidato sindaco.
Vince la giornalista Milena Gabanelli con 34 voti. Cofferati ha preso 26 voti e Grillo 23.
Bologna ha più di 300.000 abitanti. Alle elezioni vere dovrebbero scegliere tra candidati imposti da sparute minoranze?
In campo nazionale il candidato PierGiorgio Gawronski denuncia in una lettera ai giornali che la fase della presentazione delle liste è stata infestata dai brogli: ne prendano atto coloro che si oppongono alla reintroduzione del voto di preferenza con il motivo che sarebbe stato, in passato, l’unica causa della degenerazione della politica.
Le severe regole che hanno escluso le liste di Gawronschi e Schettini non sono, però, state osservate nel Trentino, dove il segretario Veltroni non potrà governare su Ds e Margherita, che risulteranno solo "federate" con il Pd.
Le “durantarie” sono meglio delle primarie.
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