venerdì 13 marzo 2009
Bipartitismo
Non ho mai creduto che il bipartitismo fosse la soluzione dei problemi del nostro Paese.
Che la possibilità che l'Italia sia retta da un sistema politico semplificato e condiviso, viene oggi messo in dubbio anche da illustri commentatori.
Ad esempio da Emanuele Macaluso:
«In questo quadro una cosa appare certa: l’ambizione di Veltroni e dei suoi amici di fare del Pd un partito a «vocazione maggioritaria» è sfumata. Franceschini non ne parla più. È in crisi l’alleanza con Di Pietro ma non si capisce quale sarà il sistema di alleanze del Pd. Comunque mi pare chiaro che le prossime elezioni confermeranno la fine del «bipartitismo» mai nato. Mai nato perché nessuno ci ha creduto: né il Pd che fece l’alleanza con Di Pietro e dopo le elezioni «scoprì» che Berlusconi era Berlusconi; né il Cavaliere il quale pensa che l’opposizione deve riconoscergli la sacralità che i suoi sodali gli hanno decretato. Tutto torna come prima e peggio di prima con la moltiplicazione dei piccoli partiti? Ora c’è anche quello di Grillo. In effetti sembra che, con le forze politiche in campo, le possibilità che il Paese sia retto da un sistema politico semplificato e condiviso siano scarse».
Anche Giovanni Sartori riconosce che «la sinistra ha commesso sbagli colossali …. con Prodi che si è ossessivamente dedicato alla creazione di un partito "contro natura" tra cattolici di sinistra e sinistra “dura” e laica».
Che la possibilità che l'Italia sia retta da un sistema politico semplificato e condiviso, viene oggi messo in dubbio anche da illustri commentatori.
Ad esempio da Emanuele Macaluso:
«In questo quadro una cosa appare certa: l’ambizione di Veltroni e dei suoi amici di fare del Pd un partito a «vocazione maggioritaria» è sfumata. Franceschini non ne parla più. È in crisi l’alleanza con Di Pietro ma non si capisce quale sarà il sistema di alleanze del Pd. Comunque mi pare chiaro che le prossime elezioni confermeranno la fine del «bipartitismo» mai nato. Mai nato perché nessuno ci ha creduto: né il Pd che fece l’alleanza con Di Pietro e dopo le elezioni «scoprì» che Berlusconi era Berlusconi; né il Cavaliere il quale pensa che l’opposizione deve riconoscergli la sacralità che i suoi sodali gli hanno decretato. Tutto torna come prima e peggio di prima con la moltiplicazione dei piccoli partiti? Ora c’è anche quello di Grillo. In effetti sembra che, con le forze politiche in campo, le possibilità che il Paese sia retto da un sistema politico semplificato e condiviso siano scarse».
Anche Giovanni Sartori riconosce che «la sinistra ha commesso sbagli colossali …. con Prodi che si è ossessivamente dedicato alla creazione di un partito "contro natura" tra cattolici di sinistra e sinistra “dura” e laica».
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