martedì 31 gennaio 2006
Alice
«Nunc est bibendum, nunc pede libero
pulsanda tellus; nunc Saliaribus
ornare pulvinar deorum
tempus erat dapibus, sodales.»
Non c’è niente di meglio per esultare di un avvenimento che ricorrere ai versi alcaici di Orazio scritti “Per la morte di Cleopatra” (Ode XXXVII).
Finalmente Alice ha trovato lavoro. Si era laureata in chimica (vecchio ordinamento) nel luglio del 2004, a 24 anni, con 110 e lode. Tesi di carattere sperimentale della durata di un anno dal titolo «troppo lungo e incomprensibile per i profani», svolta presso i laboratori di Strutturistica Chimica del Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” di Bologna. Lavoro proseguito successivamente nel corso di un contratto a progetto durato 6 mesi e pubblicato sulla rivista Analytical and Bioanalytical Chemistry.
L’Istituto G. Ciamician è stato in questi giorni agli onori della cronaca per lo studio e la realizzazione –in collaborazione con un laboratorio statunitense dell’Ucla- di un motore molecolare funzionante ad alta frequenza (chiamato rotaxane). L’invenzione avrà delle ricadute fondamentali nel mondo della medicina ma anche dell’elettronica di consumo. A me piace immaginare che un giorno –con scoperte del genere- si riuscirà anche a rendere adattativo il corpo umano alle variazioni di temperatura: non ci sarà più bisogno di coprirsi con abiti pesanti né di accendere il riscaldamento d’inverno né il condizionatore d’estate. Questo con grande scandalo di quei benpensanti, nemici del progresso, che, per questo piegare la natura ai desideri dell’uomo, rincorreranno ancora una volta gli scienziati con delle roncole.
Dicevamo di Alice: dopo avere seguito un corso di 10 giorni, superato una selezione finale e concluso un periodo di prova, si avvia a diventare una brillante “prestatrice interinale di voce” in un call center della TIM. Cellulari, area business, mica varie ed eventuali! Per filtrare le richieste dei clienti che, avendo accettato le offerte più fantasiose, pretendono di avere realmente le quattro paperelle, Alice godrà di una retribuzione di 6,869 euro lordi l’ora per 38.3 ore settimanali. Per lei è tutto grasso che cola, poiché riuscirà così a racimolare la cifra che le serve per acquistare la casa dei suoi sogni.
D’altra parte non si potrebbe pretendere di più da una società sommersa dai debiti, all’interno della quale è anche capitato che un importante azionista, avendo necessità di una “consulenza”, l’ abbia acquistata all’ipermercato con la collaudatissima formula «prendi uno, paghi due, forse tre».
Alice ha accettato questo lavoro avendo escluso di andare all’estero, sia per non dispiacere al Presidente, sia perché consapevole che l’Italia produce pochi laureati … rispetto al numero dei call center esistenti.
pulsanda tellus; nunc Saliaribus
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Non c’è niente di meglio per esultare di un avvenimento che ricorrere ai versi alcaici di Orazio scritti “Per la morte di Cleopatra” (Ode XXXVII).
Finalmente Alice ha trovato lavoro. Si era laureata in chimica (vecchio ordinamento) nel luglio del 2004, a 24 anni, con 110 e lode. Tesi di carattere sperimentale della durata di un anno dal titolo «troppo lungo e incomprensibile per i profani», svolta presso i laboratori di Strutturistica Chimica del Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” di Bologna. Lavoro proseguito successivamente nel corso di un contratto a progetto durato 6 mesi e pubblicato sulla rivista Analytical and Bioanalytical Chemistry.
L’Istituto G. Ciamician è stato in questi giorni agli onori della cronaca per lo studio e la realizzazione –in collaborazione con un laboratorio statunitense dell’Ucla- di un motore molecolare funzionante ad alta frequenza (chiamato rotaxane). L’invenzione avrà delle ricadute fondamentali nel mondo della medicina ma anche dell’elettronica di consumo. A me piace immaginare che un giorno –con scoperte del genere- si riuscirà anche a rendere adattativo il corpo umano alle variazioni di temperatura: non ci sarà più bisogno di coprirsi con abiti pesanti né di accendere il riscaldamento d’inverno né il condizionatore d’estate. Questo con grande scandalo di quei benpensanti, nemici del progresso, che, per questo piegare la natura ai desideri dell’uomo, rincorreranno ancora una volta gli scienziati con delle roncole.
Dicevamo di Alice: dopo avere seguito un corso di 10 giorni, superato una selezione finale e concluso un periodo di prova, si avvia a diventare una brillante “prestatrice interinale di voce” in un call center della TIM. Cellulari, area business, mica varie ed eventuali! Per filtrare le richieste dei clienti che, avendo accettato le offerte più fantasiose, pretendono di avere realmente le quattro paperelle, Alice godrà di una retribuzione di 6,869 euro lordi l’ora per 38.3 ore settimanali. Per lei è tutto grasso che cola, poiché riuscirà così a racimolare la cifra che le serve per acquistare la casa dei suoi sogni.
D’altra parte non si potrebbe pretendere di più da una società sommersa dai debiti, all’interno della quale è anche capitato che un importante azionista, avendo necessità di una “consulenza”, l’ abbia acquistata all’ipermercato con la collaudatissima formula «prendi uno, paghi due, forse tre».
Alice ha accettato questo lavoro avendo escluso di andare all’estero, sia per non dispiacere al Presidente, sia perché consapevole che l’Italia produce pochi laureati … rispetto al numero dei call center esistenti.
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