sabato 24 febbraio 2007
Hybris e nemesis
«… secondo me, sono stati gli dei a disarcionare l’Unione e il suo leader» ha scritto ieri Luca Ricolfi sulla Stampa, secondo il quale l’Unione, fin dal primo giorno dopo l’elezioni, avrebbe assunto l’atteggiamento che i greci chiamavano hybris che significa orgoglio, arroganza, sfida, incapacità di accettare la propria finitudine e che gli dei, prima o poi, puniscono con la nemesis (castigo, giustizia divina).
In effetti, se l’Unione avesse tenuto conto dei propri limiti, oggi respirerebbe meglio.
Se avesse eletto Presidente della Repubblica chiunque non fosse senatore, se avesse lasciato eleggere Andreotti alla presidenza del Senato, oggi avrebbe più numeri.
Presi per buoni quelli pubblicati oggi da Repubblica, a pagina 2, disporrebbe al senato di 164 voti favorevoli, contro 157 contrari. Oppure di 160 a 157 prescindendo dai quattro senatori a vita favorevoli. Mentre il voto di Andreotti sarebbe stato disinnescato.
Spesso, chi troppo vuole nulla stringe.
In effetti, se l’Unione avesse tenuto conto dei propri limiti, oggi respirerebbe meglio.
Se avesse eletto Presidente della Repubblica chiunque non fosse senatore, se avesse lasciato eleggere Andreotti alla presidenza del Senato, oggi avrebbe più numeri.
Presi per buoni quelli pubblicati oggi da Repubblica, a pagina 2, disporrebbe al senato di 164 voti favorevoli, contro 157 contrari. Oppure di 160 a 157 prescindendo dai quattro senatori a vita favorevoli. Mentre il voto di Andreotti sarebbe stato disinnescato.
Spesso, chi troppo vuole nulla stringe.
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1 commento:
1 commento recuperato:
Tiba ha detto...
interessante, e penso che l'hybris maggiore ce l'abbiano soprattutto coloro che si preoccupano di far voce ai grandi ideali, fallendo nei piccoli problemi di una maggioranza così vasta (evidentemente non solo Rossi e Turigliatto).
Ciao
01 marzo, 2007 16:36
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