venerdì 30 marzo 2012
30 marzo 2012
''Siamo nel pieno di una seconda recessione e questo trend, se dobbiamo prendere per buone le previsioni, durera' tutto l'anno''. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in audizione alla commissione Bilancio della Camera. Ottimista il ministro. Per Ferrero di Rifondazione comunista durerà almeno 40 anni (ad Omnibus, questa mattina).
Se non serve a niente, perché allora non lo chiudiamo quel ministero? Perché non licenziamo il suo direttore generale e tutti i dirigenti? Sarebbero licenziamenti per motivi economici: diamo loro 27 mensilità e via!
Qualche settimana fa, si leggeva: «Avremmo dovuto fare come la Spagna. Invece di governi tecnici, nuove elezioni, via Zapatero, viva Mariano Rajoy.»
Con che risultato? Che ieri, in Spagna, c’è stato contro le misure anticrisi del governo «un magnifico sciopero generale» (sempre Ferrero).
Morale della favola.
La crisi economica europea è gravissima. Anche per i prossimi anni, in Italia, non si potrà fare a meno dei tecnici.
I partiti, tutti, non hanno la bacchetta magica. Certamente sono differenti. Certamente uno migliore dell’altro. Ma in una cosa sono uguali: sono impotenti. Che governi l’uno o l’altro per il popolo non cambia niente.
Perché perdere tempo e soldi con elezioni politiche?
Mentre i tecnici continueranno il loro sgradito e sgradevole lavoro, eleggiamo una nuova Costituente che cerchi almeno di migliorare le regole per i tempi migliori, quando verranno.
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