Si vede Flavio Delbono che, nelle vesti di sindaco-imbianchino da inizio ai lavori per ripulire i muri della città dai graffiti (fu uno dei punti più qualificanti del suo programma elettorale).
Stamattina, senza aspettare nemmeno che il sindaco formalizzasse le dimissioni, i graffittari si sono presi la loro rivincita. Uno di loro, Arto Broda, ha inviato a Repubblica la seguente lettera.
Adesso, i colori dell’opera sono sbiaditi e ci sarebbe bisogno di un restauro.
Allora, però, ricordo che le proteste dei condomini furono alquanto vibranti.
Io stesso affissi su un palo, vicino all’allora sede del Liceo Artistico, confinante con casa mia, questo volantino.
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Bravo il nostro Z07!
Immaginando di compiere imprese degne di James Bond e di Zorro messi assieme, ma emulando, in realtà, quelle meno nobili del pestifero Burt Simpsons, ci propini, da un po’ di tempo, delle “brode” che, soltanto se ascrivibili a qualche forma di “arte probabile”, potrebbero indurci alla riflessione e all’analisi del mondo contemporaneo.
Purtroppo, i tuoi ghirigori risultano incomprensibili ai più. Forse perché i comuni mortali fanno fatica a cogliere, in questo tipo di opere –soprattutto quando non c’ è- quella wassilyana tensione con cui dovrebbero sempre vibrare punti, linee, superfici ... satiri danzanti e, perché no, didimi a quattro dimensioni.
Ancora più difficile riuscire a trovarvi qualche traccia di quelle giocose e gioiose invenzioni che hanno reso celebre nel mondo la pittura di Keith Haring.
STAI ALL’ERTA! LE VOCI CORRONO
su di te pende una denuncia per violazione di domicilio in Via (omissis).
Inoltre, una volta identificato, sarai chiamato a ripulire -a tue spese- tutti i muri del quartiere dalle “brode” a te attribuibili in forza
della tua inconfondibile firma (con o senza punto).
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