IL BLOG DI SERGIO VIVI



giovedì 4 gennaio 2007

Mucche e riforme

«Le emissioni di gas metano, fuoriuscite dal posteriore dei bovini britannici ammontano, tutte insieme, al 7% dei gas che provocano l’effetto serra nel Regno Unito; e a più di un terzo di tutte le emissioni di metano, uno dei gas più nocivi per l’ambiente». Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente britannico, il laburista David Milliband, al convegno annuale degli allevatori. Che ha anche ammonito: entro il 2020 l’industria dell’allevamento dovrà giocare un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni dannose per l’ambiente, flatulenze bovine incluse. (la Repubblica, 4 gennaio 2007, pagina 31)

Gli uomini possono tirare un sospiro di sollievo. Non sono più i soli a causare il disastro ambientale, anche gli animali devono prendersi le loro brave responsabilità. Che paradosso! Neanche il tanto rimpianto mondo bucolico di una volta va più bene ai nostri ambientalisti. E dire che aveva un suo equilibrio nel quale era compreso anche il fenomeno sopra denunciato.

«Non passerà molto tempo prima che l’Unione Europea ci imporrà anche di respirare di meno e mangiare cibi che limitino al massimo flatulenze, il tutto nel nome della lotta alle emissioni di gas serra. [....] il presidente della Commissione José Manuel Barroso e il Commissario all’Ambiente Stavros Dimas hanno infatti lanciato una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Il cambiamento climatico: potete controllarlo”.
… Così, avendo scoperto che “i nuclei familiari della UE sono all’origine di circa il 16% delle emissioni totali di gas a effetto serra dell’Unione” hanno deciso di “rieducare” i cittadini. Parola d’ordine della campagna: “Risparmiate l’energia. Riciclate. Camminate”
… Basta andare nel sito internet creato per l’occasione
http://www.climatechange.eu.com/) per trovare il “calcolatore di carbonio” che ci fa misurare le emissioni di CO2 (anidride carbonica) per ogni azione che compiamo». (Da una email ricevuta da un’amica che ha trovato la notizia sol sito Sviluppo e Popolazione)

Se un ministro laburista vuole omologare le mucche in Euro1, Euro2 …; se si sostituisce l’agenda Giavazzi con l’agenda Pecoraro Scanio, non ci si può, poi, sorprendere se i veri riformisti lasciano i DS.


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Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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