IL BLOG DI SERGIO VIVI



venerdì 14 marzo 2008

Vaniloquio pseudoeconomico?

Test morale (per il prossimo ministro dell’economia): «State andando alla deriva su una scialuppa dopo che la nave ha fatto naufragio. Ma la scialuppa è sovraffollata: andrà a picco e l’acqua gelida farà morire tutti. C’è una persona a bordo malata, che in ogni caso non sopravvivrà al viaggio. Gettarla in mare impedirà che la scialuppa affondi. Potreste essere voi a farlo?»

Alice –laurea scientifica quinquennale- lavora in un call-center con una paga lorda di 6,869 euro lordi l’ora per 38.3 ore settimanali. Non si lamenta più di tanto del suo stato. Anzi, abituata a ragionare in termini d’interesse generale, Alice è convinta di avere trovato la ricetta per risolvere la crisi economica del Paese. La espone in otto punti:
1. D’ora in poi pensioni, salari e stipendi saranno pagati, a parità di valore nominale, in vecchie lire.
2. I prezzi delle merci e dei servizi rimarranno espressi in euro.
3. Anche i BOT, i CCT e gli altri Buoni del tesoro posseduti da persone fisiche di cittadinanza italiana –sempre a parità di valore nominale- saranno rimborsati in vecchie lire.
4. Col tempo, sul mercato interno, i prezzi delle merci e dei servizi si abbasseranno a causa del calo della domanda.
5. Sul mercato estero le merci italiane diventeranno più competitive in ragione del minor costo del lavoro (unica forma di aumento di produttività che ci è rimasta). Aumenteranno la produzione e l’esportazione e, di conseguenza, aumenterà il Pil.
6. Il debito pubblico –dopo il rimborso dei Buoni esistenti- sarà ridotto almeno del 25%, passando dall’attuale 105 all’80% del Pil.
7. I Buoni dello stato italiano torneranno più appetibili per gli investitori esteri, anche perché all’Italia saranno riconosciuti voti più alti dalle Agenzie di rating.
8. Dopo un periodo transitorio(*), pensioni, salari e stipendi saranno nuovamente espressi in euro.
Pensionati e dipendenti torneranno a vivere in un mondo migliore.

Una settimana fa, quando sembrava cosa fatta, Alice è stata esclusa dalla Lista delle Meraviglie per simulazione d’inesperienza.

(*) Per la durata del transitorio leggere qui


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Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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