IL BLOG DI SERGIO VIVI



martedì 11 luglio 2006

Il cioccolato e l'IVA

Un po’ in “camuffa”, Vincenzo Visco, da quel grande semplificatore che ha sempre dimostrato di essere, ha unificato al 20 % l’IVA di alcuni prodotti e, in particolare, quella dei prodotti di «cioccolato ed altre preparazioni alimentari contenenti cacao in confezioni non di pregio, quali carta, cartone, plastica, banda stagnata, alluminio o vetro comune».

Personalmente la cosa non mi tocca, perché da tempo ho preso l’abitudine di finire la cena degustando mezzo quadretto di cioccolato amaro Lindt Excellence col 70% di cacao, NOIR EXTRA FIN, che presumo avesse già quell’aliquota.




E’ un piacere sentire il suono netto e preciso alla rottura del quadretto, valutarne la croccantezza quando si sminuzza con i denti e sentire il cioccolato fondersi tra la lingua e il palato. Senzazioni simili dovevano provare gli dei dell’Olimpo quando suggevano il nettare dalla cornucopia di Amaltea.

Il cioccolato amaro non contiene colesterolo perché non contiene materie prime di origine animale (latte in polvere). E’ un prezioso alleato della memoria, perché contiene più fosforo rispetto al merluzzo e l’acido fenico (che evita l’ispessimento delle arterie). Contiene Metilxantine, sostanza stimolante, che favorisce la concentrazione, non fa sentire la fatica e stimola l’attività respiratoria e cardiaca. Migliora l’umore, perché contiene la Fenitelamina, una sostanza che fa sentire allegri e pieni di energia. Parola del Dottor Sprüngli. Se il cioccolato amaro fosse inserito tra i farmaci di fascia A, immaginate quanto si potrebbe risparmiare sul totale delle spese sanitarie.

Invece il «governo orientato ai consumatori» preferisce aumentare l’IVA.

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Alcuni proventi annuali dell’IVA

Anno 1997: 112.274 miliardi di lire pari a 57.985 milioni di euro
Anno 1998: 126.644 miliardi di lire pari a 65.406 milioni di euro
Anno 1999: 136.434 miliardi di lire pari a 70.462 milioni di euro

(da internet)
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Il budino di Onda
A titolo di consolazione, ecco qui la ricetta
Ingredienti:

100 grammi di cacao amaro
100 grammi di zucchero
100 grammi di farina
1 litro di latte
100 grammi di burro

Mescolare cacao, zucchero e farina.
Aggiungere il latte e mettere sul fuoco mescolando bene.
Quando bolle aggiungere il burro, amalgamare e mescolare finchè addensa.
Lasciare bollire qualche minuto.
Versare in uno stampo precedentemente bagnato, lasciare raffreddare e mettere in frigo per qualche ora.

Si consiglia di utilizzare un cacao di marca che, grazie a Visco, ormai non costa di più di quello del mercato equo e solidale.

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Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

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